Smart Working e digitalizzazione: il Credit Management, lavoro sempre più ibrido
Il Team M&GF Project - gio 21 ott 2021 - smartworking , digitalizzazione , automatizzazione , credit management
La modalità di lavoro agile non è più obbligatoria nel settore privato e nemmeno nel settore pubblico, ma la maggior parte delle aziende e Pubbliche Amministrazioni nella loro prospettiva futura stanno prendendo in considerazione l’attuazione di modelli di lavoro ibrido dove la digitalizzazione e l’automazione dei processi aziendali trasformeranno radicalmente il DNA aziendale.
Mai come ora, per le aziende, investire nelle nuove tecnologie non rappresenta più un’occasione ma una necessità.
La pandemia è stata una frustata, Il lavoro smette di essere un luogo, l’ufficio può essere ovunque, o meglio, ovunque ci sia un dispositivo come un pc, un tablet, uno smartphone, attraverso il quale condividere i documenti rendendo le mansioni “remotizzabili”.
Nato come emergenza, oggi lo smart working rispecchia un’opportunità per la riorganizzazione e trasformazione dei processi produttivi attraverso le nuove tecnologie (connettività totale, big data, internet of things, intelligenza artificiale…) dando luogo a sistemi di produzione ciber-fisici caratterizzati da un legame tra elementi fisici e mondo virtuale dove tutti gli oggetti da “passivi” diventano “attivi”.
L’utilizzo dello smart working è aumentato soprattutto tra le imprese più dinamiche e innovative che hanno ripensato all’intero approccio al lavoro, cambiando la cultura aziendale e affidandosi sempre di più a specifiche tipologie di strumenti digitali.
Questo perché lo smart working presuppone un certo livello di avanzamento nel processo di digitalizzazione dei documenti, quindi un’evoluzione della gestione documentale. Per poter approfittare davvero dei vantaggi del lavoro agile – quali aumento della produttività, riduzione dei costi, fidelizzazione dei talenti – è necessario impegnarsi sulla dematerializzazione e digitalizzazione dei documenti.
Ci si è infatti resi conto delle limitazioni degli uffici amministrativi, che hanno dovuto riorganizzare il lavoro da remoto, complici la mancanza di organizzazione, la scarsa digitalizzazione e i pochi investimenti fatti in tecnologie per la gestione del credito. Le aziende si sono trovate senza punti di riferimento perchè per anni hanno organizzato il lavoro affidandosi a grossi archivi cartacei.
Lo smart working ha dimostrato che questo sistema è superato, limitato e rigido mentre l’implementazione di processi di automazione delle operazioni per ottimizzare i processi aziendali, permette di snellire e velocizzare tutte le attività manuali di inserimento dati tramite l’utilizzo di workflow e portali aziendali.
La gestione del credito NON può essere subordinata a un'organizzazione artigianale (fogli di calcolo, e-mail, telefonate) ma deve essere un'attività strutturata con metodo e strumenti giusti dove vengano stabiliti i diversi ruoli e gradi di responsabilità e dove si abbia una visione chiara dei rapporti commerciali.
E’ una trasformazione piuttosto impegnativa, ma se entra a far parte del DNA dell’azienda e viene realizzata correttamente ripaga ampiamente l’investimento.
A tal proposito, è utile ricordare che le risorse riservate alla prima missione del Piano Nazionale di ripresa e resilienza dedicata a “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura e turismo ammontano a 40,3 miliardi*
Il finanziamento del piano di incentivi fiscali Transizioni 4.0 è il capitolo più ricco della missione ( poco meno di 13.5 miliardi ovvero 1/3 della missione).
Si prevede che almeno 41.500 imprese effettueranno investimenti agevolati in beni immateriali, sostanzialmente in software funzionali alle tecnologie avanzate, dove il credito d’imposta è del 20%.
Questo è il momento per investire attivamente perché si realizzi un’integrazione digitale efficace a partire da un change management correttamente impostato capace di rendere più facile la vita delle persone.
* Dati recuperati da "il Sole 24 Ore"
Per concludere ironicamente, vi proponiamo un video realizzato nel periodo del lockdown che evidenzia, in chiave scherzosa, i disagi che molte aziende hanno avuto ritovandosi impreparate e in una situazione di emergenza che speriamo stia per concludersi. Buona visione!
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