Schizzano i premi per il ramo del credito
Il Team M&GF Project - ven 01 lug 2022 - premi , assicurazione , crediti commerciali , cashflow , gestione del credito
Nel 2021, secondo Ania*, i premi contabilizzati nel settore del credito sono aumentati del 14.5% (a 644 milioni) rispetto al 2020.
Il mondo delle assicurazioni è riuscito a compensare quanto aveva perso a causa della pandemia nel corso del 2020.
Sulla base delle informazioni fornite anticipatamente (e quindi ancora provvisorie) dalle imprese di assicurazione, l’ANIA ha raccolto i dati relativi ai premi lordi contabilizzati nel 2021 per il portafoglio diretto italiano dei rami Danni e Vita.
I dati si riferiscono alle imprese:
· Con sede legale in Italia;
· Con sede legale in paesi europei ed extra-europei con rappresentanza stabilita in Italia;
· Operanti in regime di libera prestazione di servizi (LPS) ma che fanno parte dell’Albo gruppi IVASS.
Con riferimento alle imprese di assicurazione nazionali e delle rappresentanze per l’Italia di imprese extra-europee nel 2021 la raccolta complessiva ha superato i 140 miliardi con un incremento, in termini omogenei, del 3,8% rispetto al 2020.
L’88.2% è concentrato nelle coperture dei rischi legati ai cosiddetti “crediti commerciali all’interno”
Per questa categoria sono state contabilizzate coperture per 535,9 milioni, in aumento del 14,7% rispetto a quanto registrato nel 2020 (quando erano pari a 467,1 milioni). Tenendo conto che nel 2021 il saldo dei movimenti di portafoglio degli anni precedenti è stato positivo per 11,4 milioni (e ha quindi aumentato il livello dei premi), l’aumento effettivo dei premi contabilizzati è stato pari all’11,8%.
C'è un ramo che ha visto una crescita a due cifre della raccolta premi: Credito e Cauzione, con il +11,5%.
I premi raccolti per le “altre garanzie” (crediti commerciali all’esportazione, vendite rateali, crediti ipotecari e crediti agevolati assistiti da garanzia reale, crediti derivanti da contratti di leasing, ecc.) sono stati nel 2021 pari a 53,5 milioni (erano 46,1 nel 2020), in aumento del 16,1%.
Questi segnali confermano alle imprese quanto la gestione del credito e la protezione del cash flow presente e futuro siano vitali per una prosecuzione dell'attività.
Guerra, complessità geopolitiche, inflazione, sono tutti fattori che stanno alimentando l’aumento dei premi al rischio nei mercati azionari e del credito a livello globale. È quanto osservano gli analisti di Goldman Sachs.
Il fenomeno risulta meno pronunciato per le azioni statunitensi, che in questo momento vediamo favorite rispetto a quelle europee. A pesare su queste ultime, secondo l’esperto della banca d’affari, è la prossimità geografica con il conflitto in Ucraina e la maggior dipendenza energetica da Mosca.
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