
Le Linee Guida EBA: cosa cambia nella concessione del credito dal 1 luglio 2021?
Il Team M&GF Project - mer 07 apr 2021 - eba , credit management
L'Autorità Bancaria Europea (EBA) a fine maggio 2020 ha pubblicato le Linee Guida in materia di concessione e monitoraggio del credito con lo scopo di rendere gli istituti finanziari ancora più prudenti nelle fasi di concessione, gestione e monitoraggio dei crediti.
L'EBA ha realizzato questo documento basandosi sulle esperienze degli Stati Membri in materia creditizia, cercando di colmare le carenze riscontrate in passato dalle banche nelle pratiche di concessione del credito.
L'obiettivo è di prevenire la generazione di nuovi crediti deteriorati in futuro, garantendo solidità e stabilità al sistema finanziario europeo.
Le Linee Guida fissano per gli Istituti di Credito una serie di principi da seguire per la gestione e il controllo del rischio di credito, ponendo l'attenzione non soltanto sulla struttura economico-finanziaria e patrimoniale delle imprese, ma focalizzando l'attenzione anche sui fattori ambientali, sociali e gestionali (i cosiddetti ESG). Viene sottolineata anche l'importanza di strutturare un framework di monitoraggio del rischio di credito e delle esposizioni su base continuativa.
Gli ordinamenti entreranno in vigore dal 30 giugno 2021 per i nuovi finanziamenti e dal 30 giugno 2022 per i prestiti già esistenti o quelli che richiedono rinegoziazioni o modifiche contrattuali. Mentre, entro il 30 giugno 2024 gli Istituti di Credito avranno tempo di adeguare i loro modelli di monitoraggio.
Cosa richiederanno le banche alle imprese?
La sezione 5 disciplina dettagliatamente la fase di istruttoria e concessione del credito.
Riportiamo quanto precisato al punto 5.1: "Nel valutare il merito creditizio del cliente, gli enti dovrebbero porre enfasi su una stima realistica e sostenibile del reddito e del flusso di cassa futuro del cliente e non sulla garanzia reale disponibile".
Possiamo notare come le Linee Guida insistono molto sullo sviluppo e sul rafforzamento degli strumenti di valutazione dei cash flow prospettici del cliente. Viene infatti ribadita dal Regolatore la necessità di adottare un approccio ‘forward-looking'.
L'obiettivo finale è quello di consentire agli istituti bancari di avere una visione univoca e onnicomprensiva della posizione finanziaria delle controparti.
In definitiva possiamo affermare che la sfida proposta del Regolatore è di passare da un approccio «re-active» (gestione dei crediti deteriorati) a un approccio «pro-active» fin dalla fase iniziale, ovvero la concessione del credito.
Riportiamo qui sotto il link al documento originale delle Guidelines:
https://www.2020revisione.it/wp-content/uploads/2020/09/EBA-LG-2020.pdf
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