
Aumenteranno i tassi e conseguentemente il costo dell’esposizione...
Il Team M&GF Project - ven 20 mag 2022 - rapporto abi , banca d'italia , bce , mercato creditizio , tassi interesse , gestione del credito , dso , incassi
Secondo l’ultimo rapporto mensile ABI* di aprile prosegue e si rafforza leggermente la crescita dell'erogazione di prestiti bancari a imprese e famiglie in Italia aumentati del 2,6% rispetto a un anno fa.
I tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si mantengono per ora ancora a livelli bassi,ma in crescita, in media 2,16%, a fronte del 2,14% di marzo.
Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è attestato all'1,26%, dall'1,23% il mese precedente .
Il tasso medio sui nuovi mutui, ossia prestiti per l'acquisto di abitazioni è salito all'1,82%, a fronte dell'1,66% di marzo. Si tratta del valore più alto dal maggio del 2019, secondo le tabelle dell'Abi, ma è riuscito (per ora) a rimanere vicino ai livelli di questa fase attuale di tassi storicamente bassi.
Per quanto riguardo lo spread in Italia si conferma a 171 punti base.
Nonostante la situazione geopolitica attuale, nel primo trimestre 2022 il Pil dell’ Euro Zone ha registrato un aumento pari al + 0.2% rispetto al trimestre precedente. La produzione industriale frena, ma crescono le vendite al dettaglio rispetto all’anno scorso.
Da sottolineare però come nel mese di marzo l’indice dei prezzi al consumo è aumentato, l’inflazione si è attestata al +7.4%.
La presidente della BCE Christine Lagarde, ha già anticipato che la Banca centrale europea potrebbe intervenire sul costo del denaro già a luglio.
Secondo Lagarde “la guerra potrebbe dimostrarsi un punto di non ritorno, facendo diventare la geopolitica più importante per la struttura delle catene di fornitura globali»
Non si tratta di un compito facile poiché l’inflazione è un problema ma se si aumentano troppo i tassi il Paese va in recessione. **
Possiamo desumere da questo scenario che il tasso di finanziamento alle imprese crescerà progressivamente nei prossimi mesi e conseguentemente aumenteranno i costi per finanziare il capitale circolante.
In quest’ottica la riduzione dello scaduto (e quindi del DSO) diventerà una priorità per le aziende.
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